Presentazione di Padre Giuseppe Piccinno O.P.
Il presente volume raccoglie la maggior parte degli interventi fatti al Convegno di studi nel 750° anniversario della morte di san Tommaso d’Aquino, tenutosi presso il Santuario di Madonna dell’Arco – Sant’Anastasia (Na), dal 25 al 27 aprile 2024. Grazie sia alla sollecitudine degli organizzatori del Convegno e sia alla disponibilità dei relatori, esso vede la luce, quasi allo scadere di un anno dal Convegno, un lasso di tempo veramente molto breve per una raccolta di Atti di un Convegno.
Gli organizzatori sono i responsabili di istituzioni che operano tutte nel contesto geografico dei luoghi di origine di san Tommaso e che a diverso titolo hanno un legame con la figura e l’opera dell’Aquinate: il Santuario di Madonna dell’Arco, i Frati dell’Ordine dei predicatori della Provincia di San Tommaso d’Aquino e la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso d’Aquino, di Napoli. Anche per questa ragione il Convegno si . svolto in due sedi: presso il Santuario di Madonna dell’Arco e a Capodimonte, Napoli, presso la Sezione San Tommaso d’Aquino della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
L’intento degli organizzati, nella ricorrenza del 750° anniversario della morte di san Tommaso d’Aquino, è stato quello di evidenziare l’attuale valore e l’importanza della figura e dell’opera di san Tommaso, nel contesto e nelle difficoltà attuali in cui ovunque ci si dibatte e si “erra” alla ricerca di solide fondamenta per il pensiero e l’azione, soprattutto in relazione alla dignità delle persone e nelle relazioni da esse intrattenute, oltre le diversità di lingua, di etnia, di nazionalità, di cultura, di fede religiosa… E tutto questo in un contesto ben preciso: il Mediterraneo, a proposito del quale mi ritornano in mente le parole di un testo di qualche tempo fa: «Mediterraneo: spazio dove gli uomini sono abituati a vivere vite collettive e dunque a incontrarsi e a scontrarsi, a perdersi e a ritrovarsi, stratificandosi e ricomponendosi». Il risultato è stato quello di aver “visto” e “udito” san Tommaso in dialogo con la contemporaneità e le sue molteplici culture e i suoi diversi saperi.
Gli autori delle relazioni sono studiosi delle opere di Tommaso d’Aquino, che hanno messo a disposizione dei convegnisti — e con questa pubblicazione anche a ulteriori studiosi e cultori della materia — la loro competenza, attenendosi ad un filo conduttore: San Tommaso d’Aquino uomo del mediterraneo, uomo del dialogo. Essi svolgono la loro attività in molteplici istituzioni nazionali e internazionali. Tra i relatori non sono mancati “confratelli” di san Tommaso, tra i quali docenti di teologia e filosofia; membri della Commissione leonina per l’edizione critica delle opere di Tommaso d’Aquino, voluta e promossa da papa Leone XIII nel 1879, i cui ricercatori lavorano al progetto di revisione critica delle opere di Tommaso d’Aquino.
Gli argomenti delle relazioni, qui riportate, spaziano tra storia, filosofia (Giuseppe Barzaghi), teologia (Giuseppe Marco Salvati), etica (Paolo Fedrigotti). Alcuni fanno il punto sulla figura di Tommaso d’Aquino, sul suo insegnamento, sulla tradizione tomista (Pasquale Porro) e il Neotomismo (Luciano Malusa); sulla predicazione dell’aquinate quale emerge
dall’inchiesta in vista della canonizzazione di Tommaso d’Aquino (Marc Millais) e sulla predicazione circa san Tommaso di personaggi della corte Angioina, in particolare di quella del sovrano Roberto d’Angiò (Gianpiero Tavolaro); sul culto delle reliquie di san Tommaso (Marika Räsänen); sul pensiero di Tommaso in generale sul dialogo (Serge-Thomas Bonino), in relazione ai Greci (Gianni Godoli), al pensiero islamico (Joseph Ellul), agli Ebrei (Marienza Benedetto) e al dialogo interreligioso (Alessandro Cortesi). Altri interventi mettono in relazione l’Angelico e il suo pensiero con la contemporaneità (Marco Salvioli, Giorgio Carbone).
Nello svolgimento delle sessioni del Convegno, queste trattazioni hanno avuto un respiro più ampio a motivo di ulteriori interventi — che qui non è stato possibile riproporre — riguardanti diversi altri temi, tutti legati al dialogo tra il pensiero di san Tommaso sia con altri saperi del suo tempo, sia con quelli della contemporaneità: il dialogo tra fede e ragione (Mons. Antonio Staglianò), la relazione tra teologia e razionalità (Federico Tramontano, Mario Padovano, Paweł Kawalec), la psicologia (Pasquale Viola), l’astronomia (Fabio Seller), le arti liberali (Armando Bisogno), le scienze umane (Matteo Parente), il teatro (Anna Kawalec), le diverse culture dell’ambito mediterraneo contemporanee di san Tommaso (Daniel de Smet, Jean Claude Attard); la recezione-relazione del pensiero dell’Aquinate nell’ambito Bizantino (John A. Demetracopoulos) e nella teologia protestante (Leonardo De Chirico); infine, il caso particolare degli abusi sessuali sui minori nei contesti ecclesiali riletto alla luce di alcuni articoli della Somma Teologica (Gennaro Busiello).
Al Convegno sono intervenuti anche il Cardinale Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo metropolita della Chiesa di Napoli, e il Cardinale Mons. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, inviato Speciale del Santo Padre, Francesco, alla celebrazione del 700° anniversario della canonizzazione di San Tommaso d’Aquino, tenutasi presso
l’Abbazia di Fossanova (Italia) il 18 luglio 2023. Il primo per porgere i suoi saluti e l’augurio per un proficuo lavoro; il secondo per proporre un intervento introduttivo al Convegno.
Circa la metodologia, essendo questa una raccolta di scritti di autori italiani e stranieri, i quali hanno fatto riferimento alle norme delle relative Istituzioni accademiche, ci si è attenuti a quelle utilizzate da ciascuno di essi, intervenendo solo in alcuni casi per offrire una certa uniformità.
Nel licenziare per la stampa questa silloge non posso che augurare a tutti i lettori che il volume che hanno tra le mani li spinga a ulteriore interesse verso l’opera dell’Aquinate e a trovare in essa gli stimoli per affrontare le mille problematiche attuali e visioni di vita che facciano emergere il meglio dalle singole persone e dal consorzio umano, considerato nelle individualità delle singole nazioni e nell’insieme di esse.
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